Antonio Caggiano

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Antonio Caggiano
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Caggiano al suo arrivo a Madrid, in una fotografia scattata da Martín Santos Yubero il 22 aprile 1946.
Impendam et superimpendar ipse pro animabus vestris
 
Incarichi ricoperti
 
Nato30 gennaio 1889 a Coronda
Ordinato presbitero23 marzo 1912
Nominato vescovo13 settembre 1934 da papa Pio XI
Consacrato vescovo17 marzo 1935 dall'arcivescovo Filippo Cortesi
Elevato arcivescovo15 agosto 1959 da papa Giovanni XXIII
Creato cardinale18 febbraio 1946 da papa Pio XII
Deceduto23 ottobre 1979 (90 anni) a Buenos Aires
 

Antonio Caggiano (Coronda, 30 gennaio 1889Buenos Aires, 23 ottobre 1979) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico argentino.

Nato a Coronda, provincia di Santa Fe, studiò nel seminario di Santa Fe venendo ordinato sacerdote nel 1912 all'età di 23 anni. Dal 1913 al 1931 insegnò in seminario. Negli anni venti l'episcopato argentino lo inviò a Roma insieme a tre altri sacerdoti per studiare il movimento dell'Azione Cattolica. L'Azione Cattolica argentina fu fondata nel 1931 sullo stesso modello.

Il 13 settembre 1934 fu nominato primo vescovo della diocesi di Rosario. Al termine della seconda guerra mondiale fu, con monsignor Montini e il cardinale Eugène Tisserant, uno dei vertici del Vaticano organizzatori della celebre ratline, la via di fuga organizzata per permettere la protezione e la salvezza di molti criminali nazisti[1]. Sempre in merito a questa protezione dei criminali nazisti, nel 1960 espresse pubblicamente il suo rammarico per la cattura di Eichmann, uno degli organizzatori della "soluzione finale" da parte degli israeliani affermando: «bisogna perdonarlo»[2]. Papa Pio XII lo elevò a cardinale il 18 febbraio 1946, partecipando poi ai conclave del 1958 e del 1963, ma l'Ingravescentem Aetatem non gli permise di partecipare ai seguenti avendo raggiunto l'età di 80 anni.

Il 15 agosto 1959 fu nominato arcivescovo di Buenos Aires, entrando in carica il 25 ottobre. Il 14 dicembre di quell'anno fu anche nominato vicario dell'ordinariato militare d'Argentina.

Si ritirò dall'incarico di arcivescovo il 22 aprile 1975 e il 7 luglio successivo anche da quello di ordinario militare. Mantenne il titolo di arcivescovo emerito di Buenos Aires fino all'anno della morte, sopraggiunta nel 1979 all'età di 90 anni. Le sue spoglie mortali riposano nella cattedrale metropolitana di Buenos Aires.

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Uki Goñi, Operazione Odessa. La fuga dei gerarchi nazisti verso l'Argentina di Perón, Garzanti.
  2. ^ LA STAMPA, 3/11/2003, "Operazione Odessa. Mi manda il Cupolone" di Giovanni De Luna.
  3. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Rosario Successore
- 13 settembre 1934 – 15 agosto 1959 Silvino Martínez

Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna Successore
Ermenegildo Pellegrinetti 22 febbraio 1946 – 23 ottobre 1979 Michael Michai Kitbunchu

Predecessore Presidente della Conferenza episcopale d'Argentina Successore
- 19581970 Adolfo Servando Tortolo
Controllo di autoritàVIAF (EN91719012 · ISNI (EN0000 0000 7819 3114 · SBN SBNV113843 · BAV 495/194991 · GND (DE1199264628